Nel corso dell’ultimo consiglio comunale del 29 ottobre abbiamo ricevuto le risposte alle nostre quattro interrogazioni. Le pubblichiamo di seguito assieme ad alcune nostre considerazioni in merito.
In risposta alla nostra interrogazione sulla poco trasparente “assunzione” di ferragosto in biblioteca comunale ecco la risposta del sindaco:
Non ci siamo dichiarati soddisfatti, per vari motivi:
Il motivo dell’incarico, dato in tutta fretta e senza selezione, è stato quello di estendere l’apertura della biblioteca per la presenza di villeggianti e dell’”attrazione” lupo esposto nella sala lettura. A corredo della risposta scritta il sindaco ha poi parlato che in quel periodo cadevano 15 giorno di ferie della bibliotecaria che hanno costretto ad una soluzione di emergenza. “O si teneva chiuso o avreste fatto così anche voi” ci ha detto il primo cittadino “ e noi non volevamo chiudere”.
Non risulta però che nel periodo considerato la bibliotecaria fosse stata in ferie e se l’intento era quello di estendere l’orario ci si poteva organizzare per tempo e adottare una procedura più corretta.
Perché se è vero che la persona scelta ha svolto un ottimo lavoro durante il progetto di servizio civile, è anche vero che non era l’unica figura disponibile, bensì l’unica persona disponibile a cui è stato chiesto (che è diverso).
Se poi lo scopo era quello di tenere aperta la biblioteca, nè più nè meno delle mansioni della bibliotecaria in altri orari, si sarebbe dovuto fare una assunzione vera e propria, con una selezione pubblica, dando preferenza a chi ha i requisiti in ambito culturale. Qualche studente universitario in valle forse non avrebbe disdegnato un incarico così…
Invece sì è scelto di chi era noto perché “in possesso di competenze e professionalità” per un compito che “non richiedeva formazione”. Faceva il compito del personale per “evitare il lavoro straordinario” ma senza avere accesso alla rete per il prestito dei libri o aver avuto una formazione in materia. Infine è stato dato un incarico con prestazione occasionale ma ci sembra non sia stato legato ad uno specifico progetto, nè dalla delibera risulta ci sia stata una proposta scritta dall’incarico fa. Ci pare si sia scelta questa modalità più che altro perché non essendo approvato il bilancio consuntivo non era consentito fare una assunzione.
Dalla vicenda, oltre che una mancanza di trasparenza nell'azione amministrativa, si evidenzia una mancanza o per lo meno una sottovalutazione della professionalità che un bibliotecario deve possedere nello svolgere le proprie mansioni; non devie solo "tenere aperta " la biblioteca ma , ad esempio, deve saper assistere gli utenti nella scelta di un libro o consultare il sistema bibliotecario trentino per agovolarli nella ricerca di un determinato libro.
In sostanza possiede un bagaglio di competenze, che derivano da un percorso di studi o da anni di esperienza nel settore, tali da consentirgli di svolgere pienamente le proprie mansioni.
E alla puntuale domanda se il programma di amministrazione che parlava di “rendere note le opportunità di assunzione in Comune”, fosse stato rispettato, non è stata data risposta.
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