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Alcune puntualizzazioni in risposta all'ex sindaco Costa


In un articolo sul giornale L’Adige del 12/07/2025 l’ex sindaco di Vallarsa Luca Costa attacca l’amministrazione comunale da me diretta sostenendo, nella sostanza, che si sta demolendo con grave danno per l’intera comunità i progetti predisposti durante la sua consigliatura. Il livore che traspare dallo scritto dice che qualsiasi dialogo è impossibile e che di conseguenza è inutile qualsiasi replica. Tuttavia, dal momento che alcuni cittadini di Vallarsa potrebbero pensare che, senza una risposta, le affermazioni di Costa corrispondano al reale ho scritto queste note avvertendo che non intendo iniziare un ping pong di domande e risposte per cui non replicherò oltre.

In prima battuta intendo ribadire che non è nostra intenzione bloccare i progetti avviati, specialmente quelli che toccano trasversalmente la Vallarsa, tanto più se già finanziati. 

Relativamente alla nuova RSA. Personalmente ho sempre affermato e confermo che trovo la collocazione incongrua. Tuttavia le pratiche sono andate così avanti che ridiscutere tutto ora rischierebbe di provocare gravi ritardi, che non vogliamo. Anche perché l’appalto è competenza della casa di riposo. La strada di accesso, per contro, è competenza del comune e, ad oggi, non è finanziata e sfido Luca Costa a dimostrare il contrario citando le opportune delibere provinciali in cui siano riportati impegni e cifre. Per questo ho ritenuto opportuno fermare la progettazione della strada medesima per valutare tra le alternative possibili quella con minor costo e minor impatto sociale. I tempi sono tali che ritengo che, in ogni caso, prima dell’inizio dei lavori della casa di riposo medesima, sia possibile garantire l’accesso all’area dove la medesima sarà costruita. Osservo inoltre che l’amministrazione Costa si è impegnata ad acquisire il terreno necessario alla costruzione invece che farlo acquisire alla RSA. In questo molto tale acquisizione, molto onerosa, risulta essere a carico del comune. Se viceversa fosse entrata nei costi del progetto di costruzione sarebbe stata a carico della Provincia.

Per quanto riguarda la scuola elementare. Ancora nel 2011, nella mia precedente esperienza di sindaco avevo fatto richiesta di finanziamento per adeguare l’edificio alla prevedibile futura normativa antisismica. All’epoca la Vallarsa era classificata come area di rischio tre, ma già si poteva intuire che questa classificazione sarebbe stata rivista. In effetti da pochi anni tutta la Vallarsa è stata classificata in area rischio due (quindi più elevata). Per questo ritengo che sia una priorità adeguare l’edificio. Si può fare in tre modi: mettendolo in sicurezza la struttura attuale con opportuni interventi; demolendo l’attuale edificio e costruendone al suo posto uno nuovo; costruendo un nuovo edificio altrove. L’amministrazione Costa ha fatto le sue scelte basandosi su una bozza di analisi costi benefici che ritengo del tutto inadeguata perché basata su costi parametrici poco adatti a strutture di dimensioni come quello di cui parliamo. E dico questo non solo come sindaco, ma anche come studioso di questo strumento di analisi. Sono pronto a confrontarmi su questo punto. Per questo ritengo che in primo luogo sia necessario avere un’analisi costi benefici adeguata che tenga conto di tutti gli aspetti della sostenibilità ivi compresi quelli relativi al benessere dei bambini frequentanti. Una volta che tale analisi sarà disponibile ci saranno confronti pubblici con genitori, insegnanti, popolazione per scegliere, a ragion veduta, la soluzione migliore. Da subito abbiamo preso contatti con i competenti uffici provinciali per utilizzare efficacemente il finanziamento nei tempi necessari per avere tutte le valutazioni che servono per fare scelte definitive e irreversibili.

Riguardo all’ultima affermazione relativa alle fognature faccio presente che si tratta del progetto per portare le acque nere da Camposilvano a Speccheri. Raccolti anche i reflui di quest’ultima zona si trattava di pompare il tutto a Parrocchia per immettere il tutto nel condotto principale che portava al depuratore di fondovalle. In proposito, va osservato che il progetto molto costoso, come chiunque conosce minimamente la Vallarsa può facilmente comprendere, non era finanziato, avrebbe comportato comunque un costo molto elevato per il comune (che avrebbe dovuto in ogni caso coprire il 20% dell’opera) e avrebbe avuto costi di funzionamento molto alti. Ora è noto che, per legge, i costi della depurazione vengono inseriti nelle bollette relative all’acqua potabile come chiunque può facilmente verificare. In pratica attuare quel progetto avrebbe significato che ogni utente dell’acquedotto di Vallarsa avrebbe pagato ogni anno tra i 20(venti) e i 30(trenta) euro in più solo per il costo del pompaggio senza contare gli incrementi dovuti a manutenzione e ammortamenti. Possono sembrare piccole cifre, ma ad oggi, ogni famiglia della Vallarsa ha risparmiato circa 500 euro in conseguenza della scelta a suo tempo fatta. Anche dal punto di vista ambientale il bilancio complessivo sarebbe stato negativo. Infine, forse, il richiamare questa vicenda serve solo a far dimenticare che durante il suo mandato l’amministrazione Costa non ha nemmeno avviato la progettazione del secondo lotto della fognatura di Camposilvano. Frazione per la quale il primo lotto era stato appaltato dall’amministrazione precedente alla sua.

In definitiva invito a non scambiare i desideri con il percorso che porta alle realizzazioni concrete e a tener conto che prima di partire è necessario aver chiarito il percorso da seguire e gli obiettivi da raggiungere. Solo così è possibile, infatti, individuare tempi e costi abbastanza certi e realizzare, effettivamente le opere che si desiderano.

Geremia Gios

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