Riportiamo il nostro contributo pubblicato sull’ultimo Vallarsa Notizie
Nella nostra vita consiliare di questi ultimi anni, nel ruolo di minoranza, abbiamo più volte appurato che chi amministra ha la convinzione che chi sostiene un pensiero differente a quello della maggioranza consiliare, non faccia il bene della valle. In questo modo di pensare, l’idea sostenuta dal primo cittadino o dagli assessori è brandita come una spada e portata avanti a spron battuto, superando qualsivoglia pensiero discordante, perplessità o dubbio dei consiglieri, ma anche delle associazioni o dei cittadini.
Sul lavorare per il bene della Vallarsa, risolvere i problemi contingenti, trovare soluzioni ragionevoli e strutturali siamo tutti d’accordo e facciamo presente che, come minoranza, in questa prima metà di legislatura non ci siamo opposti a scelte ragionevoli, necessarie, o buone idee che il gruppo di maggioranza ci ha rappresentato. In qualche caso abbiamo suggerito miglioramenti, a volte recepiti altre no, e ci siamo anche opposti a provvedimenti che abbiamo ritenuto poco validi o superficiali.
La maggioranza delle cose però non passa per il Consiglio comunale, e le riunioni del più importante organo collegiale della nostra comunità non sono molto frequenti. Per le cose piccole, cerchiamo di approfittare dei Consigli comunali nei quali, pur avendo scelto di eliminare il punto “varie ed eventuali” dalla convocazione ufficiale, le stesse rimangono ma sono in qualche modo divenute una concessione del sindaco. Per altre cose che necessitano di più approfondimenti, abbiamo utilizzato gli strumenti ufficiali che la normativa ci offre: mozioni e interrogazioni. Queste ultime, strumento legittimo di ciascun consigliere comunale, vengono però malviste dal nostro primo cittadino che anzichè utilizzarle per fornire dati e motivazioni delle scelte, preferisce dare risposte molto stringate e dilungarsi invece nel fare la morale ai consiglieri, cercando di convincere gli interroganti che una telefonata risolve le cose e che qualsiasi idea diversa dalla sua sia in realtà invidia per aver perso le elezioni.
Invece crediamo che sia legittimo chiedere evidenza delle cose che non sono chiare e che sia anche doveroso ammettere qualche errore senza necessariamente giustificare l’ingiustificabile o dare la colpa a qualcun altro delle cose che non funzionano.
Così, se chiediamo conto larici donati ai nuovi nati tagliati, dello stato indecoroso della camera mortuaria di Parrocchia, della biblioteca chiusa per mesi, stiamo solo facendo il nostro ruolo in maniera corretta. E se avremmo auspicato un pensiero più approfondito e condiviso riguardo alla nuova RSA, non è per rinnegare scelte del passato ma perché alcuni passaggi non potevano essere fatti prima di avere conferma del finanziamento e sono mancati anche in questa fase. In questo senso ci sentiamo di lavorare per la valle e fare in modo corretto il nostro ruolo. Non abbiamo idee che vanno contro il bene della valle, semplicemente spesso abbiamo idee e atteggiamenti diversi da chi amministra. È anche per questo che è nato e continua ad esserci il nostro gruppo consiliare.
Per seguire il nostro lavoro, vi ricordiamo il blog unitiperlavallarsa.blogspot.com.
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