Passa ai contenuti principali

La condivisione che non c'è

 

Ecco il nostro articolo sul numero in uscita di Vallarsa Notizie, estate 2023


Sono passati alcuni mesi dall’ultima edizione di Vallarsa Notizie ma tra le ultime due uscite vi è stato un unico consiglio comunale. Ciò dice molto sull’attività amministrativa che, almeno da programma, voleva il Consiglio come organo protagonista di dibattito e di scelte per la valle. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale è stato approvato il bilancio consuntivo 2022 che è anche assestamento di bilancio. La facilità con cui le cose dovevano essere fatte, secondo l’amministrazione comunale, a settembre 2020 e le risorse che sarebbero piovute grazie a chi sa come chiedere finanziamenti non sono emerse neanche a questo giro di boa. Le opere realizzate, al netto del chiosco Poiani e di qualche arredo urbano, sono partite in passato. Tra le cose da rilevare in questo periodo vi è la chiusura della biblioteca. Da mesi il servizio è sospeso per problemi di personale ed è stato riattivato solo ad agosto. Negli anni scorsi la giunta ha fatto di tutto (con nostri forti dubbi sulle modalità scelte) per garantire qualche ora di apertura in più in estate e quest’anno si è arrivati ad agosto per garantire un servizio pubblico sinora portato avanti grazie al volontariato dei membri del consiglio di biblioteca. Abbiamo presentato una interrogazione per capire meglio alcune scelte.

L’altra novità dell’estate è il bando per la gestione del nuovo chiosco al laghetto Poiani, punta di diamante del programma di legislatura. Sin dai primissimi atti adottati per progettare una nuova struttura abbiamo chiesto che il progetto venga illustrato al Consiglio comunale. Dopo quasi tre anni abbiamo letto del bando dalla stampa locale. Se è positivo che una nuova attività possa aprire in valle, in generale il risultato ci pare molto meno ambizioso delle potenzialità del luogo (oltre che del programma elettorale di chi ha vinto). Un inizio, dirà qualcuno, ma ci pare che si è persa un’occasione per valorizzare tutta l’area, laghetto compreso, e di fare un edificio che possa ambire a lavorare non solo nei mesi estivi, magari con dei posti a sedere coperti. Inoltre rimane il fatto che si sono spese risorse esclusivamente comunali (circa 300 mila euro) su un terreno di proprietà di un privato (Agsm) che a fine convenzione avrà guadagnato un edificio. A parer nostro andava acquisita la piena proprietà dell’area prima di investire così tanti soldi, oltre a fare una convenzione con la Fondazione Vallarsa comproprietaria di metà laghetto. Speriamo almeno che dato l’ambizioso canone a base d’asta arrivi un aggiudicatario e che il nuovo bar possa partire dopo tre stagioni di chiusura.

Per seguire le nostre attività potete leggere la pagina Facebook di Uniti per la Vallarsa o il blog unitiperlavallarsa.blogspot.com


Commenti