La crisi energetica tocca tutti e in particolare nel 2022 il costo per il gas e il gasolio è pressoché raddoppiato tanto che in molti stanno convertendo i propri impianti verso la biomassa.
Vallarsa ha uno dei 32 impianti di teleriscaldamento a biomassa della provincia ma, nonostante il prezzo del cippato sia rimasto in linea con gli anni scorsi è il Comune possegga molta materia prima, pare che a dicembre l’impianto non sia ancora in funzione. Abbiamo chiesto perché con una interrogazione
Interrogazione a risposta scritta n.5/2022
Funzionamento dell’impianto di teleriscaldamento di Raossi
L’anno 2022 ha visto, per i motivi legati alla situazione geopolitica internazionale e alla guerra in Ucraina una crescita dei costi energetici. Particolare rincaro c’è stato per il gas metano, ma anche per i carburanti ed il gasolio da riscaldamento che ha visto il prezzo pressoché raddoppiato rispetto al 2021. Da una parte vi è stata una stagione eccezionalmente calda che ha visto l’accensione degli impianti di riscaldamento, di fatto, a fine novembre. Dall’altra vi è stata a livello locale una tendenza al passaggio ad impianti a biomassa. La legna infatti, pur vedendo un aumento anch’essa ha visto aumenti differenti a seconda del prodotto. Se il pellet è arrivato a prezzi molto alti, la legna è mediamente aumentata per l’aumento di domanda mentre il cippato ha avuto un aumento minimo. Testimone è il fatto che, da notizie di stampa, vi sono imprese energivore che stanno lavorando per convertire grossi impianti a gas metano verso impianti a biomassa.
Il Comune di Vallarsa possiede uno dei 32 impianti di teleriscaldamento a biomassa della Provincia di Trento, il quale attualmente serve il centro scolastico, il municipio, la Famiglia Cooperativa e gli alloggi protetti. Con delibera n.167 del 27/07/2020 era stato affidato anche un incarico alla ditta BIO Engineering di Trento per un progetto preliminare di allaccio della APSP di fraz. Corte in quanto l’impianto è sottoutilizzato e tale allaccio garantirebbe una migliore efficienza e un risparmio anche alla casa di riposo.
Nell’anno 2022 tuttavia, non risultano delibere di incarico di fornitura cippato; da una ricerca all’albo telematico risulta invece il rinnovo del CPI, di agosto 2022. Risultano invece incarichi di fornitura di gasolio per le varie strutture e, pare, vedendo almeno quale dei due comignoli funziona, che tale impianto non sia partito per la stagione in corso, il che sarebbe strano, appunto perchè il prezzo del cippato non è aumentato di molto e inoltre il Comune dispone anche di materia prima (legna) che potrebbe esser fatta cippare e usata direttamente anche senza una grande essiccazione compensando una minor resa con una filiera molto corta (cosa avvenuta in passato).
Tutto ciò premesso, si interroga il sindaco o l’assessore competente:
L’impianto di teleriscaldamento è entrato in funzione per la stagione 2022? Se no, vi è intenzione di attivarlo e quali sono le motivazioni che hanno portato ad una mancata accensione?
Qual è stato il prezzo di acquisto del gasolio (al litro) da parte del Comune, negli anni 2019, 2020, 2021 e 2022?
Qual è stata la spesa complessiva di combustibile per il riscaldamento con la caldaia a biomassa nella stagione invernale 2019-2020, 2020-2021 e 2021-2022?
Qual è stata la spesa di gasolio per le caldaie del municipio e del centro scolastico nelle stagioni 2020-2021 2021-2022 e 2022-2023?
Il progetto preliminare di collegamento della APSP di Corte alla centrale di teleriscaldamento, affidato con deliberazione n.167/2020 è stato consegnato? Vi è l’intenzione - da parte di Comune e APSP di proseguire nel progetto, nella ricerca di finanziamento e nella realizzazione?
E’ previsto che la nuova APSP in progetto a Piazza sia collegata alla centrale di teleriscaldamento?
A norma di regolamento si chiede risposta scritta.
I consiglieri
Massimo Plazzer
Stefania Costa
Tiziano Maraner
Aurora Gasperini
Gianni Voltolini
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