Nel 2021 la Provincia di Trento ha finanziato la costruzione di una nuova casa di riposo in Vallarsa. è stata accolta una domanda di contributo che l'amministrazione della APSP "don Giuseppe Cumer" ha fatto nel 2019 per rispondere alle esigenze di funzionalità che la struttura non riusciva più a dare. Il Covid ha poi accentuato le problematiche accelerando le necessità di adeguamento dello stabile.
Ora i lavori si avvicinano e trovo utile ripercorrere la storia di queste scelte fatte dal consiglio della casa di riposo unitamente alla passata amministrazione, almeno per la fase preliminare propedeutica alla richiesta di contributo. Per fare chiarezza ma anche per capire come si stanno evolvendo le cose e come si sta muovendo in merito chi è ora in giunta comunale.
Una nuova casa di riposo
La casa di Riposo di Vallarsa è la più piccola del Trentino, ma la più grande azienda della Vallarsa. Pensando ad una nuova struttura, che costerà attorno ai 7 milioni di euro (la scuola dell’infanzia ne è costata 1,5 per capirci) sarà quindi un grande, enorme, investimento per la valle. Enorme anche nei tempi. Facendo gli ottimisti dieci anni ci vorranno per vedere i primi utenti entrare nella nuova RSA.
La struttura attuale ha visto un’importante opera di ristrutturazione negli anni ‘90. Allora gli anziani furono ospitati qualche tempo nella “Villa Alpina” di Camposilvano. Va detto che all’epoca la casa di riposo era una struttura nella quale il “nonno” trovava compagnia, assistenza e alloggio stando bene, quasi fosse un albergo. Oggi invece le esigenze di una rsa sono paraospedaliere. C’è la necessità di letti mobili, ossigeno, apparecchiature che trent’anni fa erano solo in ospedale. Oggi il “nonno’ autonomo viene assistito a casa o in alloggi protetti e in rsa arriva chi ha qualche necessità in più.
La struttura di Corte è stata tuttavia più volte adeguata. L’ultimo ampliamento è del 2014 quando fu rifatto il vano scala per recuperare stanze. Lo spazio però è quel che è è ormai poco o nulla si può nella struttura esistente senza togliere giardino o spazi comuni che già hanno necessità. L’idea poi di incrementare i servizi con un centro diurno per esempio o altre attività non solo interne ha portato a puntare sulla proposta di una nuova struttura.
Perché a Raossi?
La prima domanda che sorge è questa, perché a Raossi? La valle è grande e negli altri paesi c’è più spazio. Ancora nel 2019, quando col cda della casa di riposo si era in fase di valutazione per la partecipazione ad un bando provinciale, sono state valutate alcune ipotesi a a Raossi e ad Anghebeni. Indubbiamente però oggi è a Raossi che ci sono tutti i servizi per la popolazione adulta e anziana: medico, farmacia, ufficio postale, negozio, banca, municipio. Se la nuova casa di riposo progetta di arrivare il centro diurno per anziani, significa che le persone dai paesi della valle prenderanno un pulmino per raggiungere la casa di riposo. E se la casa di riposo è a Raossi, il viaggio servirà anche p e le necessità settimanali: spesa, banca, medico, documenti. Ad Anghebeni sarebbe più complesso. Inoltre a Raossi sono e restano anche gli alloggi protetti, la cui gestione è in capo alla APSP. Spostare la casa di riposo porterebbe problemi pratici nella gestione di questo immobile. Infine a Raossi vi è un importante impianto di tele riscaldamento dimensionato anche per servire la casa di riposo. Per una economia di scala sarebbe utile che fosse allacciata la nuova casa di riposo.
Più ipotesi erano state fatte in paese, valutando i posti che ci sono. Una prima idea, valutata, è stata ampliare l’immobile esistente. Nel tempo però tutto lo spazio utile è stato sfruttato e ora l’unica possibilità di ampliamento prevede necessariamente la demolizione di almeno un edificio. Per questo tale soluzione è stata al momento scartata verso una nuova struttura.
Aree grandi a sufficienza per realizzare una nuova casa di riposo, a Raossi, sono sostanzialmente tre: alla corte, nei pressi della strada per Busa, nei prati a valle del centro scolastico e nei prati sopra Piazza.
La prima ipotesi è stata scartata, in primo luogo perché sarebbe fuori dal paese. Quindi più pontando dai servizi è orientata a nord.
La seconda ipotesi presentava delle difficoltà logistiche ed idrogeologiche per una ubicazione di non facile sviluppo.
L’area dei prati e monte della frazione Piazza è oggettivamente molto bella, ha spazio a sufficienza ed è vicina al paese. L’unica difficoltà è l’accesso: la strada esistente nel tratto iniziale è stretta e molto ripida. Nell’idea iniziale si era pensato di sfruttare una strada di lottizzazione pianificata nel PRG, che partirebbe dal parcheggio sopra la famiglia cooperativa. Proseguendo tale strada a monte delle case si raggiungerebbe l’area prevista per la nuova costruzione. I progettisti avevano quindi indagato questa ipotesi come altre due, scendere con una nuova strada fino all’attuale parcheggio e realizzare una nuova strada arrivando al ponte in val di Piazza.
Il progetto preliminare
Dopo lo studio di fattibilità servito ad ottenere il finanziamento, la casa di riposo ha incaricato lo studio tecnico di effettuare il progetto preliminare della casa di riposo. Il Comune ha incaricato lo stesso studio per fare il progetto della strada. Va infatti specificato che è stata finanziata la casa di riposo e non ancora la strada. Per quella -a detta del sindaco- l’amministrazione dovrà fare domanda a parte, sul “fondo di riserva”. Il fondo di riserva è uno strumento che la Provincia usa per finanziare opere di importanza primaria (acquedotto, strade, cimiteri, lavori su immobili) non previste da specifici canali di finanziamento. Con questo strumento sono state finanziate il primo lotto di fognature di Camposilvano e il muro della scuola dell’infanzia di anghebeni. Tale fondo è erogato dalla Giunta provinciale, generalmente non più di un’opera per comune ogni anno e di solito di importi inferiori al milione di euro.
Il 24 novembre è stato organizzato un incontro in sala ex catasto durante il quale il sindaco, con i progettisti e tutto il consiglio della APSP hanno illustrato ai proprietari delle aree, convocati tramite avviso pubblico, il progetto preliminare della strada. L'incontro è stato molto partecipato ed animato e sono emerse alcune criticità da approfondire.
Da un lato è stata presentata la strada nella soluzione scelta dai progettisti che prevede di partire dietro il parcheggio di fronte al Monumento ai caduti (l’imbocco sarà dove c’è l’isola ecologica) salire con alcuni tornanti in quota, e passare dietro le case fino a monte della frazione Piazza.
Gli animi del pubblico si sono subito scaldati, da un lato lamentando un poco chiaro coinvolgimento dei proprietari alla riunione, e la mancanza di notifica agli stessi per i rilievi fatti dai tecnici. Dall’altra ha destato molta preoccupazione la scelta dell’ubicazione a Piazza e soprattutto la scelta del tracciato della strada.
A valle della riunione è nato un comitato tra i proprietari che ha iniziato qualche iniziativa (una lettera aperta e alcuni incontri) suo tema. Dal canto suo il Sindaco nel corso del consiglio comunale ha parlato di un “dado tratto” e della volontà di proseguire con il progetto indicato dai tecnici.
(Continua…)
Massimo Plazzer
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