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Ciò che si vede e ciò che è necessario



Ecco il nostro articolo pubblicato sul numero di dicembre di Vallarsa Notizie


Siamo verso metà legislatura, l’emergenza Covid è superata ma altre preoccupazioni sono alla finestra: la crisi energetica e le conseguenti difficoltà di imprese e cittadini nell’affrontare l’inverno sono temi che toccano anche la valle. Come minoranza, conosciamo le difficoltà che ci sono ma dato che l’amministrazione ha vinto con tutte le soluzioni in tasca, valutiamo le proposte fatte, intervenendo anche in modo costruttivo per adattarle alla realtà della valle. 

In questo periodo abbiamo registrato alcune notizie positive. È molto importante essere riusciti ad aprire e far funzionare la nuova scuola dell’infanzia di Anghebeni. Non era scontato riuscirci per come era messo il cantiere prima dell’estate, ma è stato un momento storico per la Vallarsa veder partire una scuola unica in una struttura costruita appositamente che risponde alle esigenze odierne. 

Si avviano alla conclusione le opere appaltate nella legislatura precedente e quelle nuove sono più orientate ad una immagine turistica da costruire che ai servizi che garantiscono la vita in valle. Emblematica è la scelta di aver messo a bilancio soldi per sostituire gli scuri del municipio senza invece cambiare le finestre che porterebbero ad un risparmio energetico: dice molto sul peso dato a ciò che si vede anziché a ciò che è necessario.

In Consiglio abbiamo stimolato il dibattito con una mozione, invitando la giunta ad attuare i progetti già finanziati, sui percorsi ciclopedonali in valle. Una mozione che è stata bocciata ma ha dato modo di illustrare il programma della giunta: sistemare diversi sentieri tra i paesi, non affrontare il problema delle bici in Pasubio e mettere nel cassetto il sentiero lungo il Leno. Con alcune interrogazioni abbiamo chiesto conto di alcune attività: il mascheramento delle isole ecologiche, a volte fatto senza avere tutti i permessi necessari; il lupo imbalsamato che dalla biblioteca è finito al bar (chissà che un domani non vada in qualche salotto). E i contributi alle associazioni che, pur ricevendo elogi per l’impegno ad organizzare eventi estivi, hanno saputo se riceveranno un contributo solo a metà ottobre. Interrogazioni le cui risposte a volte non sono arrivate, come per il lupo dove pur chiedendo atti precisi ci è stato detto che è stato risposto sulla stampa. Un atteggiamento che svuota i pochi strumenti che la minoranza ha.

In Consiglio siamo stati critici sul nuovo regolamento per le malghe e abbiamo proposto, visto che non era un tema urgente, di sederci assieme e valutare meglio alcune scelte, per tutelare il pascolo dall’avanzare del bosco ma anche garantire la sopravvivenza delle nostre aziende agricole. Non crediamo che dare sanzioni per le malghe sotto carico sia la soluzione migliore. La nostra proposta non è stata accolta, così non abbiamo votato il regolamento.

Nonostante tutto proseguiamo nel nostro impegno convinti che non basti una telefonata o una bicchierata al bar per affrontare le questioni. Per seguire le nostre attività consultate il nostro blog unitiperlacallarsa@blogspot.com  o la pagina Facebook.


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