Passa ai contenuti principali

Le (mezze) risposte alle interrogazioni: lupo e isole ecologiche



 Il 29 settembre si è svolto il consiglio Comunale. Tra i punti all’ordine del giorno anche la risposta a due nostre interrogazioni.

Interrogazione 1/2022: isole ecologiche 

Alla nostra interrogazione è stato risposto così:


Ci siamo dichiarati non soddisfatti perché ci è stato risposto parzialmente: mancavano le concessioni per i lavori effettuati a Speccheri, su bene demaniale. In passato per analogo intervento era stato dato parere negativo, chiedendo di fare l’isola ecologica dall’altra parte della strada.


All’interrogazione n. 2/2022 sul lupo in biblioteca ci è stato risposto così:


Anche in questo caso ci siamo dichiarati decisamente non soddisfatti. Anche con nota ufficiale prima del Consiglio abbiamo specificato che durante i consigli precedenti non è stata data risposta puntuale alle domande poste, come non sono stati forniti nè i provvedimenti per scegliere il locale a cui affidare il lupo, nè le richieste. La lettura della risposta dataci fa ben intendere il valore che l’amministrazione comunale dà alla minoranza e alla volontà di chiarire le cose poco trasparenti quando nelle idee ci si discosta dal pensiero del sindaco. Rileva poi che richiamare la risposta data con  un comunicato stampa contrasta con la volontà che il Consiglio comunale sia il luogo deputato al confronto.

Restiamo quindi con la convinzione, rafforzata dalla omessa risposta, che non ci sia stata una procedura pubblica, come andrebbe fatta, per mettere il lupo (bene pubblico) a disposizione di un locale privato che ne fa guadagno. Ma la cosa ha i suoi lati positivi: se qualcuno volesse far colpo con amici a cena può chiedere l’animale in prestito: un lupo non si nega a nessuno, a quanto pare, specialmente se lo han pagato u vallarseri.

Commenti

Può interessarti anche

1+1 ... non sempre fa 2

Una riflessione di Gianni Voltolini: Nell’ultimo Consiglio Comunale è emerso, dall’approvazione del Rendiconto 2023, come l’amministrazione possa contare di un avanzo di amministrazione (risorse non impiegate) cospicuo (se non ricordo male  pari a circa € 1.800.000,00). Da quanto appreso tali fondi saranno impiegati per rimpinguare gli stanziamenti per le opere pubbliche imminenti: la strada di accesso alla nuova RSA, con l'acquisto/esproprio dei terreni interessati, ed i lavori di adeguamento sismico della scuola elementare (sono passati anni dalla richiesta di finanziamento avanzata dalle amministrazioni precedenti, progetto e costi vanno rivisti). Malgrado ciò, se ho capito bene, pare che comunque serviranno ulteriori risorse. Detto ciò mi pare un ragionamento quanto mai opportuno quello che viene spontaneo fare: dato che pare si spenderanno circa € 2.000.000,00 per la realizzazione di una strada (contestata e sicuramente non condivisa in valle) per l’accesso alla nuova RSA e vi

Frane, chiusure e altri eventi “imprevedibili“

  Con la riapertura della SP89 (e la richiusura della SS46) si chiude l’emergenza legata alla “imprevedibile” frana accaduta mercoledì 27 dicembre e che ha isolato, per qualche ora, la Vallarsa. Si aprono però alcuni interrogativi che, come consiglieri e come cittadini, ci siamo posti e ci siamo sentiti porre, rivolti alle competenti autorità di Comune e Provincia.  Il cantiere lungo la SS46 a valle di Valmorbia, iniziato a settembre 2023, prevede una chiusura completa di 10/12 mesi della principale delle due vie di accesso alla Vallarsa, con onere di tenere aperta la strada nei mesi di luglio agosto “per favorire l’afflusso turistico”. Tener chiusa completamente, nei mesi invernali, una arteria di montagna riversando il traffico su un’altra strada di montagna, non può prescindere dal considerare anche eventi imprevedibili come le frane e le interruzioni. Tanto più che il 1 gennaio 2023, proprio nei pressi dell’ultima frana, la caduta di alcuni massi aveva interrotto la provinciale per

Verso un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti

L'estate in Vallarsa porterà cambiamenti. Sarà rivoluzionato il sistema di raccolta dei rifiuti passando da un servizio di ritiro di prossimità, con dei cassonetti stradali nelle isole ecologiche, verso un sistema di raccolta puntuale che permetterà di associare ad ogni utente il rifiuto prodotto. Una rivoluzione complessa che, soprattutto in un territorio articolato come il nostro, non è facile da attuare e deve prevedere un sistema costruito su misura, un coinvolgimento consapevole degli utenti (residenti e non) e un lavoro sinergico. Sinora si è sempre parlato e ventilato l'arrivo un giorno di questo nuovo sistema di raccolta ma solo dal 2024 che il gestore, Dolomiti Ambiente che ha vinto la gara d'appalto indetta dalla Comunità di Valle per l'ambito della Vallagarina, ha iniziato concretamente questa transizione. In questi mesi in alcuni comuni della Vallagarina (Calliano, Besenello) il passaggio è stato effettuato, in questo momento si sta avviando la transizione s