Da più di un anno sediamo in Consiglio comunale e stiamo cercando di costruire al meglio il nostro ruolo di minoranza. Normalmente è più facile fare la minoranza: si fa rumore, si sollevano questioni lasciandole da risolvere all’amministrazione, si controlla che programma e regole siano rispettate. Come gruppo viviamo questo ruolo in modo diverso, tra noi c’è anche chi ha esperienza amministrativa. Come abbiamo scritto nel manifesto dell’opposizione dopo il voto, non saremmo credibili a fare proposte irrealizzabili, né all'essere contrari a priori a tutto. Cerchiamo quindi di lavorare per il bene della Vallarsa.
Ma qual è il bene della Vallarsa? Come si fa a capire se si lavora bene? Se gli obiettivi finali sono comuni e condivisi, la differenza sta in come questi principi si traducono in azioni e, in ambito di amministrazione pubblica, quanto queste azioni siano concrete ed efficaci.
Lavorare per il bene della Vallarsa può voler dire per esempio promuoverne uno sviluppo turistico coerente con la realtà della valle. Ma, sullo stesso argomento, lo è anche rilevare che una convenzione per lo sviluppo di una rete di sentieri è scritta male e lascia aperto il dubbio che il Comune non abbia il controllo delle risorse economiche che ci investe.
Lavorare per il bene della Vallarsa può voler dire chiedere - in Consiglio comunale - quali siano le idee che l’amministrazione ha rispetto a determinati temi per conoscerne le intenzioni. Sentirsi rispondere dal Sindaco che per sapere qualcosa “basta una telefonata” o un troppo generico “si conferma quanto indicato nel programma” a parere nostro è irrispettoso per i cittadini oltre che per i consiglieri.
Lavorare per il bene della Valle è certo dare servizi come la biblioteca comunale il più attiva possibile, garantendo continuità di apertura e lo è anche sollevare obiezioni sulle le omissioni di trasparenza e i dubbi sulle modalità di attribuzione degli incarichi, che non rispondono neanche alle regole che la stessa amministrazione si è data (“rendere note le opportunità di lavoro in Comune” c’era scritto nel programma elettorale della maggioranza).
Lavorare per il bene della Vallarsa è chiedere informazioni rispetto alle opere avviate, far presente quando per ottenere un risultato veloce non si prendono decisioni che nel lungo periodo ricadono sulla collettività. Essere critici se si sceglie di investire importanti risorse di bilancio su beni non di proprietà comunale, mentre per le opere demaniali si piange la mancanza di denaro.
Consapevoli che la nostra proposta alle scorse elezioni ha ricevuto il consenso di poco meno della metà degli elettori, cerchiamo di spronare l’amministrazione ad esporsi sulle proprie idee, con interrogazioni e mozioni. Le risposte ricevute finora sono però orientate solo a sottolineare quanto non è stato fatto dal 2000, cercando di indicare negli altri le origini dei problemi difficili da risolvere, senza evidenziare quali siano le nuove proposte.
Lavorare per il bene della Vallarsa è senz’altro lavorare insieme. Noi rimaniamo disponibili a collaborare, ma abbiamo bisogno di trovare dall’altra parte uno spirito costruttivo e la volontà di dialogo senza preconcetti.
Proseguiamo quindi il lavoro dentro e fuori dal Consiglio, convinti che lavorare per il bene della Vallarsa è soprattutto guardare con attenzione e impegno al presente e proiettarsi al futuro.
Augurando buone feste a tutti, vi invitiamo a seguire il nostro blog unitiperlavallarsa.blogspot.com per tenervi aggiornati sulle nostre attività
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