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Le risposte alle interrogazioni: i ponti di Speccheri


 Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale ci è stato risposto alla nostra interrogazione sui  ponti di Speccheri.

Più che una risposta ad una domanda di attualità, chi ha seguito il consiglio ha vissuto una performance del Sindaco: un vero e proprio strascico di campagna elettorale (mal riuscito a parer nostro), in cui con roboanti sermoni ci si è lanciato contro gli studi tecnici affidati nel passato, dalle amministrazioni precedenti che “hanno speso migliaia di euro per progetto senza fare ciò che qualsiasi muratore avrebbe fatto”. Un lungo sermone-show con tanto di faldoni in vista, a corredo dell’interrogazione, che giudichiamo come uno dei punti più bassi che il Consiglio Comunale di Vallarsa abbia toccato nella storia.

Ecco il testo della risposta:


Ci siamo dichiarati non soddisfatti in quanto oltre alla spiacevole modalità di esporre la risposta e alle considerazioni date fuori dalla nota scritta, rileviamo alcune cose che non corrispondono al vero nella risposta:

Non risulta che il problema non sia stato fatto presente alle autorità competenti in passato: nel 2019 con nota ufficiale si proponeva un intervento congiunto Provincia-Comune di messa in sicurezza delle spallette, ma la Provincia (proprietaria del manufatto) non si è mai attivata in tal senso;

Non è vero che la segnaletica presente, sbiadita, corrisponda all’ordinanza in vigore in quanto la portata della strada comunale che parte da appena dopo il ponte e verso la strada del Postel ha la portata limitata a 5t dato che una perizia ha dimostrato che la portata del ponte non è garantita dopo le 6 tonnellate. Tuttavia la segnaletica presente è ancora un limite di 18 tonnellate;

È inoltre assolutamente falso che la precedente amministrazione abbia autorizzato il transito sul  ponte a mezzi oltre la portata. È accaduto anzi esattamente l’opposto: mezzi pesanti per dei cantieri, sono stati autorizzati in deroga al peso per poter passare sulla strada del Postel - che ha un limite per problemi di larghezza non di portata - e anche mezzi di soccorso come quelli dei vigili del fuoco, sono stati fatti transitare dal Postel proprio per evitare potenziali danni al ponte di pietra.

Riteniamo comunque che, avendo acclarato che il ponte non è del Comune, un intervento di urgenza sarebbe stato possibile solo dopo aver emesso una ordinanza contingibile e urgente, cosa che non è stata fatta. Pertanto l’intervento “a costo zero” non era neanche di competenza del Comune. E il Codice degli Enti Locali definisce in maniera molto rigoda quali siano le modalità che il sindaco ha di agire per pubblica sicurezza, non dà elasticità di azione. E le modalità non sono quelle di mandare gli operai con la cazzuola come prima soluzione.

D’altronde è chiaro che per l’attuale amministrazione  la responsabilità del proprietario di un bene conta meno del risultato a tutti i costi: per la scuola dell’infanzia si è scelto di acquisire gratuitamente un muro (che costerà 120 mila euro di lavori) anziché imporre al proprietario l’esecuzione degli stessi. Se ne ricordino i proprietari a  delle case fatiscenti  lungo le strade comunali quando gli sarà notificata una ordinanza di messa in sicurezza.

Intanto il problema del ponte “è risolto e bisogna dire grazie al Sindaco”. Ringraziando  facciamo notare che tolti i sassi pericolanti rimane un restauro da fare è un problema dì portata di cui Comune e Provincia hanno i preventivi di spesa. Ma ci è stato detto che alla Provincia nulla in merito  si è chiesto dopo settembre 2020, siamo al punto di prima, le richieste ufficiali restano solo quelle fatte dai due sindaci precedenti. 

Infine sulla demolizione del ponte della strada provinciale sul tuo Val Prigioni e la gestione della conseguente chiusura, non è affare di chi non abita a Camposilvano. Siamo stati scortesi a chiederlo in Consiglio comunale, ne parlerà la giunta nella visita pastorale in paese, se siamo fortunati ci saranno le foto su un futuro Vallarsa Notizie. Tanto più scortesi se a chiedere è l’ex sindaco dato che “si sarebbe dovuto fare un ponte nuovo quando è stata costruita la strada del Postel”. Affermazioni che possono convincere qualche avventore dei bar in piazza nelle nostre frazioni, non il nostro gruppo. E che sentite dire in consiglio comunale denotano un atteggiamento che la valle non meriterebbe.


Commenti

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