Passa ai contenuti principali

Interrogazione: uso civico malga Pasubio-Cosmagnon


 

Nei giorni scorsi come gruppo abbiamo presentato una interrogazione relativa alla concessione del pascolo della malga "Pasubio-Cosmagnon". Il pascolo, di proprietà comunale su territorio amministrativo di Trambileno, è gravato da diritto di Uso Civico a favore dei residenti del Comune di Vallarsa. Ciò significa che viene tutelato un antico diritto di uso di questi terreni a favore dei residenti di Vallarsa, per il sostentamento della propria famiglia. Per poter affittare i terreni ad una azienda agricola è quindi necessario verificare se ci sono aventi diritto di uso civico ai quali interessa e, nel caso non ce ne fossero, il Consiglio Comunale deve sospendere tale diritto per il periodo in cui si prevede l'affitto.

Ad Aprile la Giunta Comunale, dopo aver pubblicato un avviso pubblico, ha affidato il pascolo ad una ditta per 5 anni (2021-2025) sulla scorta di una delibera di sospensione del diritto di uso civico che era stata fatta nel 2020 dal precedente Consiglio comunale, per 5 anni. Tuttavia il precedente contratto (e collegata sospensione del diritto di uso civico) scadeva a fine stagione 2019 e in forza di un'ordinanza provinciale per l'emergenza Coronavirus, è stato prorogato di un anno, sulla base della nuova sospensione del diritto di uso civico deliberata nel 2020 (quando era previsto di fare la gara originariamente).

Ora l'Amministrazione comunale ha affidato il pascolo per 5 anni, ma a quanto si capisce dalle delibere, conti alla mano, il diritto di uso civico è sospeso per 5 anni a partire dalla stagione 2020, quindi fino al 2024.

Può essere che siamo stati noi a fare i conti male, per chiarirlo abbiamo presentato una interrogazione. Ve la proponiamo di di seguito:

Vallarsa, 27 aprile 2021 


Ill.mo sig. sindaco

Comune di Vallarsa

sig. Luca Costa

Interrogazione a risposta scritta n. 1/2021


Uso civico malga “Pasubio-Cosmagnon”


Con deliberazione numero 46 del 04 marzo 2021 la Giunta Comunale ha affidato il pascolo della malga Pasubio/Cosmagnon al sig. Dal Lago Cristian fino al 31 dicembre 2025.

Gli immobili che comprendono la malga “Pasubio-Cosmagnon”, sia i pascoli che gli edifici della malga “Pasubio” oggetto del contratto, sono beni amministrativamente sul comune di Trambileno, di proprietà del Comune di Vallarsa gravati da diritto di uso civico.

La normativa prevede che per poter affittare i beni gravati da uso civico è necessario che gli stessi siano svincolati per il periodo di riferimento. Per poter procedere allo svincolo è necessario verificare che non ci siano aventi diritto che ne richiedono l’uso, successivamente adottare una delibera di Giunta o di Consiglio e in determinati casi ottenere l’autorizzazione dal Servizio Autonomie Locali, a seconda della durata dello svincolo.

Con avviso pubblicato il 2 marzo 2020, prot 1148 l’amministrazione comunale, aveva dato la possibilità agli aventi diritto di richiedere la malga in oggetto ed entro il termine fissato non sono pervenute richieste dai censiti.

Con deliberazione n. 18 del 02 aprile 2020 è stato approvato dal Consiglio Comunale la sospensione del diritto di uso civico della suddetta malga per 5 anni “a partire dalla data del contratto”;

Con deliberazione n.78 del 20 aprile 2020, la Giunta Comunale, applicando quanto disposto dall’Ordinanza del Presidente della Provincia del 27 marzo 2020 n. 185699/1, la Giunta Comunale prorogava il contratto della malga “Pasubio al sig. Dal Lago Cristian fino al 31 dicembre 2020. Nelle premesse della suddetta deliberazione era citata la sospensione dell’uso civico per 5 anni disposta con la suddetta delibera 18 del 2020.

Alla delibera di proroga dell’uso della malga ne è seguito un “contratto ponte” che, di fatto, ha fatto partire il conto alla rovescia per i cinque anni di sospensione dell’uso civico sul pascolo in oggetto.

Il 7 gennaio 2021 l’amministrazione pubblicava un avviso pubblico di gara per il pascolo della suddetta malga per 5 anni, quindi fino al 31 dicembre 2025, riferendosi per l’uso civico alla citata delibera consiliare n.18/2020.

Se si tiene conto però del “contratto ponte” che ha fatto partire i 5 anni di svincolo dell’uso civico a giugno 2020, il pascolo e la malga Pasubio-Cosmagnon risultano svincolati solo fino al 31/12/2024 o, nella migliore delle ipotesi, per 5 anni dalla firma del contratto quindi fino all’inizio della stagione di pascolo 2025 (maggio/giugno 2025).


Dato che sia l’avviso pubblico di gara che la successiva delibera di affido hanno previsto l’affitto per 5 anni, si interroga il Sindaco o l’assessore competente per sapere:


  1. Quando è stato firmato il contratto pubblico che ha affidato il pascolo per la stagione 2020 e che ha avviato il periodo di 5 anni di sospensione del diritto di uso civico relativo al pascolo Pasubio Cosmagnon previsto dalla delibera 18/2020? Se ne chiede copia.
  2. Successivamente al suddetto contratto ma prima dell’avviso pubblico siano state adottate delibere di sospensione del diritto di uso civico per il periodo di un ulteriore anno? Eventualmente si chiede copia del provvedimento 
Nel caso la sospensione dell’uso civico faccia riferimento solo alla delibera consiliare  18/2020:
  1. Come mai si è ritenuto di effettuare la gara per 5 anni anziché per i 4 in cui il pascolo risulta ancora svincolato?
  2. Essendo stata effettuata una gara pubblica con più partecipanti sul pascolo in oggetto, l’amministrazione come intende agire, nel rispetto delle normative per il diritto di uso civico e considerando che ci sono stati molti partecipanti alla gara per la quale l’aggiudicatario si è avvalso del diritto di prelazione? Si riesce a porre rimedio prima dell’avvio della stagione, dato che il contratto per l’affittuario è requisito di accesso ai contributi per il pascolo?

A norma di regolamento, si richiede risposta scritta.



I consiglieri:  

Massimo Plazzer

Stefania Costa

Gianni Voltolini

Aurora Gasperini

Tiziano Maraner



Commenti

Può interessarti anche

1+1 ... non sempre fa 2

Una riflessione di Gianni Voltolini: Nell’ultimo Consiglio Comunale è emerso, dall’approvazione del Rendiconto 2023, come l’amministrazione possa contare di un avanzo di amministrazione (risorse non impiegate) cospicuo (se non ricordo male  pari a circa € 1.800.000,00). Da quanto appreso tali fondi saranno impiegati per rimpinguare gli stanziamenti per le opere pubbliche imminenti: la strada di accesso alla nuova RSA, con l'acquisto/esproprio dei terreni interessati, ed i lavori di adeguamento sismico della scuola elementare (sono passati anni dalla richiesta di finanziamento avanzata dalle amministrazioni precedenti, progetto e costi vanno rivisti). Malgrado ciò, se ho capito bene, pare che comunque serviranno ulteriori risorse. Detto ciò mi pare un ragionamento quanto mai opportuno quello che viene spontaneo fare: dato che pare si spenderanno circa € 2.000.000,00 per la realizzazione di una strada (contestata e sicuramente non condivisa in valle) per l’accesso alla nuova RSA e vi

Frane, chiusure e altri eventi “imprevedibili“

  Con la riapertura della SP89 (e la richiusura della SS46) si chiude l’emergenza legata alla “imprevedibile” frana accaduta mercoledì 27 dicembre e che ha isolato, per qualche ora, la Vallarsa. Si aprono però alcuni interrogativi che, come consiglieri e come cittadini, ci siamo posti e ci siamo sentiti porre, rivolti alle competenti autorità di Comune e Provincia.  Il cantiere lungo la SS46 a valle di Valmorbia, iniziato a settembre 2023, prevede una chiusura completa di 10/12 mesi della principale delle due vie di accesso alla Vallarsa, con onere di tenere aperta la strada nei mesi di luglio agosto “per favorire l’afflusso turistico”. Tener chiusa completamente, nei mesi invernali, una arteria di montagna riversando il traffico su un’altra strada di montagna, non può prescindere dal considerare anche eventi imprevedibili come le frane e le interruzioni. Tanto più che il 1 gennaio 2023, proprio nei pressi dell’ultima frana, la caduta di alcuni massi aveva interrotto la provinciale per

Verso un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti

L'estate in Vallarsa porterà cambiamenti. Sarà rivoluzionato il sistema di raccolta dei rifiuti passando da un servizio di ritiro di prossimità, con dei cassonetti stradali nelle isole ecologiche, verso un sistema di raccolta puntuale che permetterà di associare ad ogni utente il rifiuto prodotto. Una rivoluzione complessa che, soprattutto in un territorio articolato come il nostro, non è facile da attuare e deve prevedere un sistema costruito su misura, un coinvolgimento consapevole degli utenti (residenti e non) e un lavoro sinergico. Sinora si è sempre parlato e ventilato l'arrivo un giorno di questo nuovo sistema di raccolta ma solo dal 2024 che il gestore, Dolomiti Ambiente che ha vinto la gara d'appalto indetta dalla Comunità di Valle per l'ambito della Vallagarina, ha iniziato concretamente questa transizione. In questi mesi in alcuni comuni della Vallagarina (Calliano, Besenello) il passaggio è stato effettuato, in questo momento si sta avviando la transizione s