Come noto, l'amministrazione comunale nel 2018 ha aperto i termini per una variante generale al PRG per adeguarlo alla normativa provinciale, per aggiornarne la cartografia dopo il ripristino fondiario e per rispondere alle tante domande dei censiti che - dopo che dal 2014 per legge anche le aree edificabili sono soggetta a tariffa IMIS - hanno chiesto di stralciare tali aree dal Piano Regolatore.
L'incarico è stato affidato alla Comunità della Vallagarina la quale ha competenza urbanistica e un ufficio strutturato che segue già il nostro piano. Una variante generale (che significa riprendere totalmente il mano il piano, praticamente ridisegnarlo) non veniva fatta in Vallarsa dal 2000 e l'ultima approvazione del piano risale al 2003.
I tempi tecnici, è noto, sono stati particolarmente lunghi, in questo non ha aiutato il cambio di normativa e il fatto che il servizio urbanistico della Comunità stava seguendo in contemporanea altri piani complessi (Ala e Brentonico per esempio).
Al fine di valutare le domande pervenute, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 7 del 7 marzo 2017 era stata nominata una commissione consiliare con quattro consiglieri e il sindaco per valutare le domande.
Tale commissione si è trovata due volte nella sede dell'ufficio urbanistica della Comunità della Vallagarina, alla presenza del responsabile arch. Andrea Piccioni. In prima istanza sono state valutate tutte le domande pervenute dalla precedente variante del 2011 al termine della pubblicazione dell'avviso. Dopo qualche mese, e precisamente il 27 settembre 2019. essendo il piano ancora in fase di redazione ed essendo pervenute altre domande, la commissione si è trovata nuovamente per valutare le domande pervenute tra la prima e la seconda riunione, proprio in considerazione del termine previsto.
Per evitare che siano i consiglieri comunali che dovevano valutare le domande a "rallentare" la redazione della variante, su stimolo dei consiglieri di minoranza della commissione, si era deciso di protocollare quanto arrivato successivamente ma di non ritrovarsi ulteriormente se il piano fosse stato approvato a breve. Nel frattempo, come è fisiologico, altre domande sono arrivate in Comune. Tale incontro, con le domande prese in considerazione, è stato verbalizzato.
L'ufficio urbanistico non è poi riuscito a chiudere i lavori del piano per renderlo approvabile entro il 30 ottobre 2019 - partenza del cosiddetto "semestre bianco" in vista delle elezioni comunali che avrebbero dovuto tenersi il 5 maggio 2020. L'emergenza Coronavirus ha poi rallentato ulteriormente il processo di pianificazione e l'esito delle elezioni di settembre ha portato al cambio di amministrazione.
Nella situazione attuale, come abbiamo avuto modo di evidenziare in consiglio comunale, credo sia condivisibile prendere in considerazione le domande arrivate dopo il 27 settembre 2019, Troviamo anche utile che siano in qualche maniera riaperti i termini con avviso per rendere nota la popolazione di questa iniziativa (anche se, lo ricordiamo, le domande devono essere valutate dall'amministrazione, non necessariamente accolte. Anche l'iter di formazione del PRG prevede standard urbanistici e regole che vanno verificate. Dire sì o no, non si fa col la leggerezza di una conversazione al bar).
Per questo abbiamo chiesto sia nuovamente nominata la commissione consiliare per il PRG nelle modalità con cui ha lavorato precedentemente.
Troviamo tuttavia non veritiero quanto affermato nel messaggio arrivato tramite il canale WhatsApp "Vallarsa In Forma" che parla di domande da valutare dal 18 dicembre 2017 ad oggi. Il PRG ha avuto tempi più lunghi del previsto ma c'è stata una commissione che ha lavorato e fatto buona parte delle scelte politiche del piano. A questa commissione, ha preso parte anche uno degli attuali assessori e delle riunioni è presente un verbale. Possiamo quindi, a ragione, dire che le domande da valutare sono quelle tra il 27 settembre 2019 e la fine del 2020. Augurandoci poi di veder conclusa questa variante ed iniziarne l'iter di approvazione in Comune e in Provincia.
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