Una “lettera aperta ai residenti di Vallarsa” è in distribuzione casa per casa, a pochi giorni dal voto.
È a nome dell’associazione “Amici delle Piccole Dolomiti” e firmata da Gianfranco Spiller (che nel 2015 era candidato a sindaco di Vallarsa con la Lega Nord) e muove accuse verso l’amministrazione comunale di Vallarsa. Un attacco diretto al sindaco Massimo Plazzer, all'ex sindaco Geremia Gios e all’amministrazione uscente accusata di essersi presa il merito di idee dell’associazione ma anche di non aver sostenuto il progetto per la “Villa Alpina” di Camposilvano.
È a nome dell’associazione “Amici delle Piccole Dolomiti” e firmata da Gianfranco Spiller (che nel 2015 era candidato a sindaco di Vallarsa con la Lega Nord) e muove accuse verso l’amministrazione comunale di Vallarsa. Un attacco diretto al sindaco Massimo Plazzer, all'ex sindaco Geremia Gios e all’amministrazione uscente accusata di essersi presa il merito di idee dell’associazione ma anche di non aver sostenuto il progetto per la “Villa Alpina” di Camposilvano.
Accuse non accolte dal sindaco Massimo Plazzer che replica:
“Spiace veder usato il nome e il logo di un'associazione che da Statuto è apolitica e i progetti fatti in collaborazione con altre realtà di volontariato per sfogare rancori personali.
Nel merito di quanto affermato nella lettera, il percorso ciclopedonale lungo il Leno era stato finanziato sul Fondo Strategico Territoriale provinciale già nel 2017 (Delibera n° 2160 del 14/12/2017). Da allora si è arrivati al progetto definitivo che è in fase di recepimento pareri a Trento. L'amministrazione, che sul tema ha lavorato in stretta collaborazione con i comuni di Trambileno e Terragnolo, ha fatto presente alla riunione citata nella nota e ad una successiva alla quale ho partecipato personalmente, che tale iniziativa era già in fase di progettazione con fondi specifici destinati dall'assessore agli enti locali. Proprio in quella occasione è nato l'impegno del Comune di Rovereto e della Comunità della Vallagarina di progettare il completamento del sentiero dall'ex oleificio Costa a Spino.
Sulle iniziative come il bouldering o i sentieri per bambini "Nonno Fo" e "Losco" nè io nè l'amministrazione ci siamo mai presi il merito di averle fatte nascere (qui per esempio, a pag. 47 sul Boventalblock), riconoscendo che si tratta di iniziative nate da privati su terreni comunali, grazie alle associazioni. Per entrambi abbiamo aiutato mettendo a disposizione materiali e spazi e, anche su loro richiesta, abbiamo supportato chi le ha organizzate per darne adeguata promozione e promuoverle come opportunità di sviluppo. La stessa associazione ha più volte dato atto di questo ruolo (qui a pag. 52 solo per un esempio) ma probabilmente la memoria si fa leggera la settimana prima del voto.
Sulla lunga vicenda della ex “Villa Alpina” di Camposilvano, (di proprietà privata della Fondazione Dell'Armellina Rubbi, il cui progetto risale al 2010) abbiamo sostenuto l’iniziativa adottando delle delibere a sostegno, che sono risultate utili ad accedere a contributi provinciali. È chiaro che le risorse mancanti non potevano arrivare dal Comune né che i sindaci Plazzer e Gios potessero spendersi personalmente o in eventuali ruoli all'interno di istituti di credito a garanzia dell’investimento. A fine 2019 lo stesso Spiller, presidente della Fondazione Dall'Armellina Rubbi ha richiesto la restituzione degli oneri di urbanizzazione versati (una parte sul totale dovuto) la quale per legge ha comportato l’archiviazione del progetto. Al proposito preme ricordare come il Comune ha anticipato anche soldi pubblici per effettuare lo smaltimento di rifiuti dal cantiere accatastati da circa 10 anni, addebitando le spese alla Fondazione. Allo stato attuale il Cda della Fondazione si è dimesso, il Sindaco ha richiesto agli organi di controllo la nomina di un commissario per valutare lo stato del patrimonio prima di una eventuale ricostituzione.
Le accuse mosse sono infamanti sia per il metodo che per i contenuti della lettera. Spiace che in periodo elettorale anche nella comunità di Vallarsa si arrivi a tali livelli di cattiveria, solo per sostenere personalismi che fanno male alla valle. Gli interessati stanno valutando se ci sono i presupposti per azioni legali.”
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