A unirci è l’amore per la Vallarsa. Questo è ciò che ci siamo ripetuti quando, alla fine del 2019, alcuni di noi hanno iniziato ad incontrarsi per parlare di passato, di presente e di futuro. Il mix che si è venuto a creare in questo gruppo di ragazzi (dai 20 ai 70), è diventato via via più accogliente, vivace e corale.
Parlandoci abbiamo capito che ognuno ha qualcosa da insegnare come ognuno è sempre pronto ad imparare e crescere. Alcuni erano già amministratori della valle e raccontavano successi e problematiche. Altri provenivano da altre liste o dal mondo delle associazioni e proponevano punti di vista differenti da quello dell’amministrazione. Altri ancora, affacciandosi alla politica per la prima volta, portavano talenti, questioni e soluzioni inedite.
Tra noi c’è chi ha a cuore la conservazione dei paesaggi storico-naturalistici (i borghi, il Leno, le montagne...); chi sostiene la centralità dei servizi per anziani, giovani e famiglie; chi pensa che il futuro della valle debba passare attraverso uno sviluppo sostenibile del turismo, delle tecnologie e dei materiali innovativi.
Quelli che sembravano punti di vista divergenti, si sono rivelati una consapevolezza comune. Il traguardo è lo stesso: garantire un avvenire sano ed equilibrato alla nostra terra. I modi di amare la Vallarsa in questo gruppo, d’altra parte, sono tanti quante le persone che lo compongono.
Come sempre nelle idee si vola alto e la presenza nel gruppo di chi ha esperienza aiuta a intraprendere la strada più giusta per metterle in pratica, e assieme si riesce a indirizzare la strada per trasformare i sogni in futuro. Non eravamo tutti uguali, non lo siamo. Non lo saremo mai. Però essere di destra o di sinistra, “da ‘n dentro o da ‘n fora”, “de quà o de là del Len” non è mai stato un problema.
Da questo nutrito gruppo è stata così stilata una lista rappresentativa per genere, età, paesi della valle e idee.
Dopo esserci conosciuti e stimati, abbiamo così cercato un nome e pensato un simbolo per questa alleanza.
UNITI PER LA VALLARSA
L’unicità e la gentilezza della Primula vallarsae, la forza e la sacralità delle Piccole Dolomiti, l’accoglienza e la fertilità dei nostri altopiani.
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