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Variante al PUP "Corridoio est": in Vallarsa passa una mozione condivisa, ma in Comunità di valle il sindaco si astiene


Mentre sul tema della Variante al PUP per la Valdastico il Consiglio Comunale vota all’unanimità una mozione condivisa per ribadire la contrarietà della Vallarsa ad una autostrada che attraversa il proprio territorio, il sindaco Luca Costa in Comunità di Valle si astiene sul documento di osservazioni redatto dal servizio tecnico della Comunità assieme al Comune di Rovereto. Il No dei residenti espresso nel 2019 dalla consultazione popolare viene ribadito a parole dal primo cittadino, ma con la voce bassa, perchè il documento tecnico è “troppo difficile da leggere da chi non è tecnico” per essere votato.

Contraddizioni nella linea di pensiero da parte dell’amministrazione comunale: in Comune non si vuole essere NIMBY ma senza entrare nel merito di un no, in Comunità di valle si proclama una contrarietà ma, al momento del voto, ci si astiene certi del “tanto non la faranno mai”.


IL PROGETTO DI VARIANTE AL PIANO URBANISTICO PROVINCIALE


Sono scaduti in questi giorni i termini di deposito del progetto di variante al Piano Urbanistico provinciale riguardante il “Corridoio est”. Il progetto di modifica dello strumento di pianificazione territoriale della provincia di Trento che vede l’individuazione di tutto il quadrante sud est - quindi anche la Vallarsa - come territorio interessato per il passaggio di una infrastruttura di collegamento ad alta velocità (autostrada o superstrada). In parole povere è l’atto pianificatorio che dà il via libera nel PUP anche ad un completamento della A31 Valdastico.

Mai fino ad ora, nella lunga e tormentata vicenda dell’autostrada Vicenza-Trento si è arrivati a variare il piano urbanistico provinciale. Per la prima volta si arriva ad inserire nel più importante documento di pianificazione provinciale questa possibilità. Non un tracciato di autostrada, bensì un territorio ampio, Il quadrante a sud della Valsugana, che comprende anche Vallarsa e il Pasubio. 

La Legge Urbanistica provinciale prevede, per le varianti al Piano Urbanistico Provinciale, il deposito di un progetto di variante per 90 giorni. Durante questo periodo “chiunque può proporre osservazioni”.

Dal punto di vista tecnico, tanti sono stati i documenti che hanno contestato - nel merito della variante urbanistica e non nel merito del progetto di autostrada - una carenza di materiale: un piano troppo vago che rimanda tutte le valutazioni, in primis quelle dell’impatto sull’ambiente, ad un momento progettuale successivo.

Il Coordinamento No A31 per esempio ha prodotto un documento “istanza di autotutela” che propone alla Provincia di ritirare il progetto di variante essendo carente di materiale. Il Comune di Rovereto invece ha approvato un documento redatto dal servizio tecnico e dal servizio urbanistica della Comunità di valle che entra nel merito delle criticità del progetto.

In sostanza si chiede alla Provincia di rivedere il progetto di piano integrandolo con gli elementi mancanti (in primis un tracciato).


IN VALLARSA, UNA MOZIONE CONDIVISA PER DIRE NO


In Vallarsa il tema, per quasi tutto il periodo di deposito, è passato in silenzio. Nonostante nel 2021 avessimo presentato una mozione che dichiarava la contrarietà al passaggio della A31 e prevedeva l’istituzione di una commissione consiliare per formulare osservazioni alla variante quando presentata - mozione sottoscritta e approvata all’unanimità - nella pratica tale commissione non si è mai ritrovata.

Abbiamo quindi lavorato al tema, dapprima invitando i consiglieri a partecipare ad una serata informativa del comitato No A31 a Terragnolo, e poi lavorando ad una mozione che è stata proposta anche al gruppo di maggioranza per ribadire la contrarietà di Vallarsa, entrando anche nel merito affinchè non sia un no di facciata. Abbiamo quindi depositato una mozione sottoscritta dai due gruppi consiliari Vallarsa in Comune e Uniti per la Vallarsa.

Dopo un confronto e una disponibilità ampia da parte nostra (abbiamo acconsentito ad abbreviare i tempi di deposito del bilancio di previsione per poter portare la mozione entro i termini di deposito) e un lavoro svolto anche con la capogruppo di maggioranza per dare contenuto al documento con esigenze di mobilità che riguardano la nostra valle, la mozione è stata messa all’Ordine del giorno del consiglio comunale il 9 febbraio scorso.

Nel corso della riunione del consiglio comunale, la mozione è stata rivista assieme all’altro gruppo consiliare, riportando nelle premesse alcune considerazioni politiche rispetto alle esigenze di connessione di cui la nostra valle ha bisogno. Ciò perché, pur ribadendo la contrarietà alla A31 espressa dalla volontà popolare, il Consiglio ha ritenuto importante fornire elementi a supporto per la pianificazione strategica. Ci si è presi l’impegno di produrre osservazioni più complete in occasione del percorso partecipativo per la formazione del piano della mobilità provinciale (che oggi non esiste).

Abbiamo anche votato un Ordine del giorno che il nostro gruppo ha presentato per allegare alla mozione il documento tecnico approvato dal Comune di Rovereto e dall’Assemblea della Comunità della Vallagarina dato che la nostra commissione non ha prodotto osservazioni puntuali. Proposta che è stata bocciata dal consiglio con giustificazioni poco convincenti: “troppo tecnica”, “come facciamo ad approvare un documento redatto da Rovereto?”. Abbiamo però accordato che il documento sia citato come parte integrante delle premesse della mozione. La mozione è stata poi approvata all'unanimità da tutti i consiglieri presenti.


…MA  IN COMUNITÀ DI VALLE IL SINDACO SI ASTIENE


Succede però qualcosa di strano. Qualcosa di fortemente contraddittorio. Qualcosa che ci conferma che se non ci fossimo mossi nel sollecitare una espressione formale del consiglio comunale di Vallarsa, non ci si sarebbe espressi nè sulla A31 nè sulla variante al PUP. Martedì 7 febbraio infatti, due giorni prima del nostro Consiglio comunale, l’espressione di un parere in merito al progetto di variante al Piano Urbanistico Provinciale era in programma nell’Assemblea per la pianificazione e lo sviluppo della Comunità della Vallagarina. A quella assemblea, lo ricordiamo, per il nostro Comune ne fanno parte il sindaco e un rappresentante delle minoranze (Aurora Gasperini è la nostra rappresentante, che per motivi di lavoro non ha potuto partecipare alla seduta). In assemblea di pianificazione della Comunità veniva discusso un documento, redatto dal Comune di Rovereto e dall’ufficio tecnico urbanistico della Comunità di Valle su mandato della Conferenza dei sindaci, di osservazioni tecniche e procedurali relative al documento di variante al PUP. Se nella parte di discussione il nostro sindaco ha ribadito la contrarietà di Vallarsa, già espressa nel 2021 dal Consiglio comunale… al momento del voto la sua mano si è alzata tra gli astenuti, assieme al sindaco di Ala, di Villa Lagarina e di altri tre consiglieri delle minoranze.

Davanti al voto di un documento prettamente tecnico riguardante il progetto di variante urbanistica, il sindaco che ben sa che anche in Vallarsa nel 2019 la maggioranza della popolazione si era espressa contro l’opera e che la variante urbanistica ha comunque effetti di pianificazione sul territorio, si è astenuto.

In Consiglio comunale, naturalmente, la cosa stava per passare in sordina e lo avrebbe fatto se non avessimo espressamente proposto noi di approvare il medesimo documento con un ordine del giorno. (Quel documento non era stato neppure girato ai componenti della commissione consiliare che avrebbe dovuto lavorare a produrre osservazioni). Solo quando abbiamo chiesto esplicitamente al sindaco cosa avesse votato lui, l’unico rappresentante di Vallarsa presente, Luca Costa ha ammesso di essersi astenuto. Perchè? perchè le motivazioni erano troppo politiche, ma anche un documento di 200 pagine che era troppo tecnico da capire per uno che fa altro. E poi anche un consigliere dei verdi di un altro comune non ha votato. Progetti di autostrada non ce ne sono… e altre giustificazioni di questo tenore. 

Se abbiamo ben specificato che non si stava discutendo di un progetto di autostrada ma di un progetto di variante al piano urbanistico, le giustificazioni hanno fatto emergere tante contraddizioni. In primis una improvvisa mancanza di fiducia nei tecnici: se per altre opere comunali, costi più alti o scelte discutibili sono sempre state giustificate con “ce lo hanno detto i progettisti, i tecnici, gli esperti e quindi ci fidiamo di loro”, d’improvviso se le cose non sono chiare ci si astiene. Staremo a vedere cosa succederà con l’imminente progetto della RSA e della sua strada, per le quali arriveranno spiegazioni e motivazioni redatte dai tecnici.

L’impressione è che se in valle - con il nostro stimolo a fare una mozione condivisa - non esprimersi sarebbe stato difficile, a livello sovracomunale un’astensione ha un significato politico ben diverso, specialmente in questi mesi pre elezioni provinciali.


Che le motivazioni legate all’ambiente, alle previsioni tecniche, alle esigenze della popolazione, all'espressione della gente, il ruolo del Consiglio comunale nell’espressione del sindaco passino in secondo piano, preferendo un no di principio ad una contestazione motivata e supportata da dati oggettivi, lascia perplessi e vanifica il lavoro fatto nelle scorse settimane dai consiglieri, di maggioranza e di minoranza, che hanno a cuore il tema. E se da un lato ogni occasione è buona per dire “bisogna fare come Besenello che ha agito dal punto di vista procedurale” dall’altra parte ci si astiene su quegli elementi utili alla causa.

A livello consiliare si è rimandato ancora alla commissione e al lavoro dei consiglieri, che però - a meno di un nuovo deposito della variante al PUP - si esprimeranno su strumenti di pianificazione meno cogenti, alcuni ancora da redigere come il piano della mobilità. 

Perché alla fine “tanto non si farà, sono anni che se ne parla”, ma intanto si è arrivati a variare il PUP.


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